Gli sorrisi, mentre spazzolavo un altro po' i capelli ormai asciutti.
"Sei galante, piccolo Gavron, sono sicura che da grande sai un vero conquistatore..." gli allungai un buffetto scherzoso.
"Non ho un marito, ma ho un figlio, poco più giovane di te... è lontano, non vive con me. Non lo vedo spesso... si chiama Uriel." Sorrisi malinconica, poi mi ripresi e mi rivolsi al suo visetto curioso.
"Sarò felice di assaggiare la tua minestra, sono certa che sarà deliziosa."
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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