Risi a quelle parole e lo seguii per quelle stradine.
"Fate bene a dire così... e comunque ho i migliori guardiani che una dama possa desiderare. Loro si inquietano quando mi succede qualcosa che non approvano." Indicai delle piccole impercettibili ombre che guizzavano lungo i muri. Erano silenziosi e tranquilli, tuttavia guardinghi, come se quella calma e quell'immobilità nell'aria non li convincesse.
"Quanto alla vostra impertinente domanda..." ridacchiai, guardandolo con un'aria fintamente severa "Oh, ci credo... prima o poi si cade tutti nella rete e si annaspa come pesciolini. La qual cosa esercita su di me l'attrattiva che potrebbe avere una crostata senza zucchero." Riflettei un attimo. "Forse, quando tutti questi guai finiranno, sarò più incline a passatempi che non siano trafugare spade e giocare con fuoco."
Osservai la stradina in cui avevamo svoltato. Stretta, poco illuminata, ma ormai la luce del sole morente aveva lasciato il cielo ai teneri raggi lunari.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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