Si narra che gli spiriti del male frequentino luoghi spettrali ed orridi, maledicendoli con la loro sola presenza.
Molti sono i luoghi maledetti in cui si riuniscono le potenze oscure.
Ma ai tre ragazzi quella tomba apparve come il più malefico e terribile di tutti.
Abbandonata sotto un pendio, quella tomba emergeva a fatica nella selvaggia vegetazione, tra alberi secolari che congiungevano, come in un diabolico sabba, i loro rami quasi a voler imprigionare in quel demoniaco scenario quella dimenticata costruzione.
“I miei fratelli” disse Amelya fissando Dafne “hanno rinchiuso qui il mio Ludovici perché questa tomba è inaccessibile. Come una spaventosa prigione, in essa sono racchiuse orride storie di morte e di spaventosa malvagità.” Fissò quasi disperata i suoi due compagni di viaggio. “I miei fratelli odiano Ludovici perché è povero. Loro vogliono che io sposi un vecchio barone, ricco e potente. Ma io preferirei la morte!”
“Già, la morte…” intervenne Pasuan “… è sembra attenderci proprio lì dentro… entriamo ora e non indugiamo oltre… Dafne…” rivolgendosi alla sua amata “… conosci il mito di Euridice? Tu devi fare come lei. Quando entreremo in quella tomba tu dovrai cominciare a parlarmi. Parlarmi continuamente. Non importa di cosa, l’importante è che io senta la tua bella voce. Parla del tuo colore preferito, di ciò che desideri per il tuo compleanno o per Natale. Parlami della piccola casetta in periferia di cui mi accennavi stamattina… parlami dei tuoi sogni. Di tutti i tuoi sogni. Parlami senza sosta, Dafne.” Ribadì. “Parlami e tieniti stretta a me. Non lasciare mai il mio braccio.”
Fece poi cenno ad Amelya ed i tre entrarono nella tomba.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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