"Levatemi subito le mani di dosso!"
Mi divincolai, cercando di colpire sotto la cintura.
"Lasciatemi! Prima mi lasciate nel bel mezzo della palude e ora sono io a dovervi spiegazioni?"
La stretta era troppo forte e io, solo con le mie forze, potevo ben poco.
"Cavalieri? Siete tutti uguali! Se fossi un uomo... se non fossi una donna te ne pentiresti amaramente!"
Cercai di approfittare del contatto per vincere la sua volontà e ordinargli di lasciarmi andare, ma sembrava che non avessi più nemmeno un briciolo dei poteri che avevo prima. Maledetto luogo!
Smisi di lottare.
"Quella spada è mia! Mi serve... se non l'avrà ucciderà mio figlio... e poi me. Oppure sarò di nuovo schiava... e con me Uriel! E non posso permetterlo!"
Gli tirai un calcio, disperata. Colpii il bersaglio.
Allentò la presa e mi liberai un polso.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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