Guisgard la fissò per un momento senza dire nulla, per poi, in un impeto d’ira, girare attorno all’altare e raggiungerla.
“Che la mia sorte non vi stia a cuore” disse afferrandola per le braccia “è cosa ormai chiara! Quindi i vostri pensieri ben auguranti teneteli per voi, visto che la sfortuna sembra già avermi raggiunto e tenermi ben stretto! Sebbene tutte le mie sciagure sono cominciate quando vi ho incontrata quella maledetta sera nel giardino!”
Avrebbe quasi voluto strangolarla.
“Cosa fate qui?” Chiese. “Perché volete prendere questa spada? E badate di non mentirmi di nuovo, o giuro davanti a questo Santo luogo che vi ammazzerò con le mie stesse mani!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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