Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 22-06-2011, 02.13.30   #1462
Morrigan
Cittadino di Camelot
 
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Morrigan ha un'aura spettacolareMorrigan ha un'aura spettacolare
L'unico pensiero piacevole che riusciva ad avere in quel momento era l'immaginare quell'uomo che sicuramente stava tentando di sollevare Samsagra. Al pari del suo scudiero, in quel lontano pomeriggio della sua memoria, doveva apparire sicuramente goffo e inerme, di fronte all'immobilità di roccia di quella splendida spada. Quasi le venne dal ridere al pensiero, e dovette frenare quel sorriso sarcastico, prima di indispettire gli uomini che la stavano scortando presso il vecchio mulino.
Eppure, per quanto banale potesse sembrare, qual pensiero era l'unica gioia di Morrigan in quel momento. Sapere che Samsagra non avrebbe potuto essere di nessuno la riempiva di una strana esultanza. Per il resto, ogni pensiero era ben triste.
Aveva pensato che un atteggiamento inoffensivo le avrebbe fatto guadagnare almeno un po' di tempo. Aveva creduto che mostrandosi collaborativa, quell'uomo avrebbe voluto interrogarla, prima di decretarne la morte... altro tempo che avrebbe potuto guadagnare, pensava.
Ma al contrario, non le era stato dato altro tempo, ma questo non faceva altro che dimostrare che, in fondo, qualunque fosse stata la sua reazione, in ogni caso l'avrebbe condotta a morte certa. E di un tale destino, Morrigan non aveva che da biasimare se stessa! Già, perchè lei era stata la sola artefice della propria sventura. Aveva lasciato la propria casa e si era imbattuta in centinaia di traversie al solo scopo di trovare un uomo e di compiere la propria vendetta. E proprio nel momento in cui quell'uomo era comparso all'orizzonte, proprio quando lei gli era arrivata più vicina che mai, si era fatta distogliere dalla sua meta... stupida, stupida, stupida! Aveva esitato, aveva dato ascolto all'istinto e non al raziocinio, e si era lasciata coinvolgere in quella bizzarra ricerca. Alla fine, pensò, non ne era valsa nemmeno la pena, dal momento che Guisgard non si era nemmeno preoccupato di capire che fine lei avesse fatto. A quest'ora, pensò, sarà di certo in compagnia della sua ocarina, o in qualche locanda a giocare a dadi, o tra le braccia di qualche bella donna... quel pensiero le diede una grande tristezza al cuore. Vide la sagoma del vecchio mulino disegnarsi di fronte a lei... è questa la fine? Non sembra quasi possibile! Morire... è quasi incredibile... non così, almeno... non vorrei morire... morire, senza nemmeno aver mai amato... quel pensiero le giunse così improvviso al cuore da lasciarla sorpresa.

Intanto erano giunti e gli uomini, dopo averla legata ad un albero, cominciarono i preparativi per l'esecuzione.
Fu in quel momento che un nuovo pensiero travolse la sua mente... io non vorrei morire? Io non voglio affatto morire! E una nuova speranza le animò il cuore... non è finita finchè non è finita... è così che va!
Allora prese a concentrarsi sulle azioni che gli uomini stavano svolgendo attorno a lei. Scrutò ogni movimento e studiò ogni singolo oggetto passasse tra le loro mani, ogni singolo orpello del loro vestiario, ogni ramo ed ogni foglia... a volte la salvezza, si disse, è racchiusa nelle forme più insignificanti!
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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