I tre uomini si scambiarono un rapido sguardo.
“Allora la storia della peste era solo una sporca bugia, lurido maiale!” Disse con un’espressione rabbiosa l’uomo accanto a Guisgard. “Volevi prenderti gioco di noi!”
Nello stesso momento Wako afferrò con una mano il polso di Melisendra, mentre con l’altra prese la donna per la gola.
“Sai che sei davvero un bel bocconcino!” Esclamò facendo osceni versi con la lingua.
“Non toccarla, cane!” Saltando su Guisgard e lacerandogli un fianco con un rapidissimo colpo di spada.
L’altro uomo allora gli si lanciò contro, ma il cavaliere lo colpì con un pezzo di legna ardente al volto.
Quasi nello stesso momento però Guisgard si ritrovò addosso il terzo dei tre che tentò di colpirlo con la sua possente scure.
Il cavaliere parò il corpo, ma la sua spada non resistette a quell’urto e si spezzò in due.
“Vediamo come te la cavi ora, maledetto bastardo!” Con un’espressione bestiale il suo avversario.
Un attimo dopo l’uomo si lanciò su Guisgard, che però fu lesto a schivarlo ed a farlo poi inciampare nel fuoco ancora acceso.
Avvolto fra fiamme l’uomo cominciò a correre e ad urlare per quella landa, fino a cadere poco dopo a terra, nel disperato tentativo di spegnere il fuoco che lo stava consumando.
Ma dopo alcuni attimi di straziante dolore, si arrese a quelle fiamme che gli anticiparono, come una terribile visione, quelle ben più potenti dell’Inferno.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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