Appena smise di piovere, c'incamminammo; percorremmo l'ultimo dei tre Sentieri Perigliosi: il Cimitero della Guardia.
Dopo una buona mezz'ora di cammino, arrivammo ad un'altura.
Mi fermai di colpo, davanti a quell'inquietante paesaggio. Rimasi in silenzio, immobile, mentr Icarius e Lho discutevano sul da farsi.
Percepivo un'enorme potere provenire da quello strano luogo e giungere fino a me.
Mi feci coraggio e guardai di nuovo.
La valle era una landa desolata e deserta. E delle voci giunsero alle nostre orecchie, voci lente, strazianti...
Il nome è proprio azzeccato... ll Cimitero della Guardia...
Guardai a valle, ma non riuscii a capire da dove provenissero quelle strane ed inquietanti voci.
Vidi poi un bagliore e sentii rumore di spade, ma non vi era nessuno.
Improvvisamente ricordai la visione che avevo avuto nella pieve.
Ma certo, la cupola!
Se la memoria non m'ingannava, tempo addietro avevo studiato una formula magica per evocare una specie di scudo che rende invisibile ciò che c'è all'interno, ma solo per coloro che guardano da fuori di esso. Ovviamente anche lo scudo è invisibile e si vede quindi solo il paesaggio circostante.
Due piante poco lontane da me avvizzirono, mentre rubavo loro il mana. Finalmente ritornai in forze.
Mi concentrai a fondo e dopo svariati minuti una luce azzurrina scaturì dalle mie dita e si spinse fino da dove proveniva il clangore delle spade, ove venne fermata di colpo.
Come avevo previsto, c'era uno scudo magico. La luce azzurrina l'avvolse fino a mostrare ai nostri occhi un'enorme cupola.
"Nobile Taddei, credo che siamo vicini a vostra moglie più di quanto pensiate..." dissi rivolta ad Icarius.
Poi li guardai entrambi.
"Ora cosa facciamo?"
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"La Morte non è una punizione, ma una liberazione" Dragon Heart.
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