La voce rassicurante dell'abate parve calmare la ragazza e, almeno momentaneamente, farla desistere dal suo intento. Morrigan si fingeva ancora agitata e il coltello era ancora poggiato sul suo ptto, ma aveva ripreso lentamente a respirare con calma.
"Va bene..." mormorò dopo qualche istante "va bene... avete ragione voi..."
Abbassò il pugnale, lo girò, come avesse voluto porgerlo all'abate, ma in quel gesto Morrigan fu lesta, e con una impercettibile torsione del polso, sfiorò con la lama la mano dell'abate, tagliandolo.
Appena si accorse di essere riuscita nel suo intento, lasciò cadere in terra l'arma e si portò una mano alle labbra, fingendo stupore ed imbarazzo.
"Oh, mio Dio..." esclamò "perdonatemi!"
Ed estratto dal corsetto un candido fazzoletto, si affrettò ad asciugare la leggera ferita che aveva inferto all'abate.
Quindi lo guardò, con occhi di nuovo calmi, imploranti.
"Perdonatemi, vi supplico... avete ragione voi... questa terribile storia mi ha sconvolta... padre mio, solo voi potete darmi conforto, voi e Dio! Adesso ho bisogno di calmarmi e di riflettere sulle mie azioni... Domani, domani a mezzogiorno verrò da voi, in cappella, per la confessione, e lì accetterò di fare tutto quello che voi consiglierete!"
Si inchinò rapida, con un gesto deferente, baciò la mano dell'abate che ancora stringeva, quindi, raccolto il pugnale da terra, uscì di corsa dalla stanza, senza dare a Ravu sil tempo di ribattere nulla.
Appena fu fuori da lì, iniziò a correre. Con il fazzoletto macchiato stretto attorno al suo amuleto, corse verso le scale che conducevano ai torrioni ad Est del grande palazzo. Quando fu infine all'aria aperta, cercò un posto riparato, all'ombra delle merlature di pietra, lontano dal passaggio della ronda. Lì si lasciò cadere sulla pietra fredda e finalmente prese fiato.
Prese il pugnale, lo esaminò, quindi lo pulì con un dito e passò quel sangue sopra la madreperla, come aveva fatto in precedenza con Guisgard. Strinse l'amuleto tra le mani, chiuse gli occhi e abbandonò lo spirito in quell'invocazione...
"Per il sangue rosso che adesso ti ha macchiato
riveli a me il ricordo di colui che l'ha versato.
Al sangue del cavaliere lo dovrai unire
per dirmi ciò che Guisgard vuole scoprire..."
Ad occhi chiusi continuò a ripetere la formula, senza alcuna esitazione, mentre la sua mente cominciava piano ad affondare nelle brume di quella visione che aveva invocato...
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
Ultima modifica di Morrigan : 18-06-2011 alle ore 04.40.41.
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