Guisgard la fissò vagamente divertito.
“Non so se quel nocciolo sia o meno velenoso…” disse “… ma di sicuro al suo interno avrà qualche sostanza amarognola…” assaggiò anche lui uno di quei prelibati frutti “… che contrasto, vero? Fuori vellutato, colorato e polposo… mentre all’interno duro e dal sapore tutt’altro che dolce… un pò come voi, milady!” Rise. “Vi burlate degli innamorati e delle loro gesta, ma dite di aspirare alla felicità. Secondo i bardi e i poeti non vi può essere felicità senza l’amore. Sono portato a credere che il vostro misterioso amante l’abbia fatta davvero grossa per indurvi a pronunciare parole cosi aspre contro gli innamorati.” La fissò come a volerne scrutare qualche reazione. “Nessuno dunque giungerà a sfidarmi per voi? Beh, devo allora pensare che il vostro amato o è un poeta che predilige la lira alla spada, oppure che ignori totalmente gli incanti di madonna Gelosia! Si, non nascondo che un pò mi dispiace non potermi misurare con questo vostro misterioso amante.”
Raccolse allora un altro di quei frutti e si avvicinò a Melisendra.
“Albicocche…” sussurrò “… si chiamano albicocche, milady… hanno un unico difetto, ossia, come gli abbagli amorosi, durano poco meno di un’Estate… altrimenti sarebbero perfette… guardate…” aprendone una perfettamente in due parti “… qualche aeda da esse ha ricavato una sublime metafora sull’anima gemella e la perfezione amorosa.”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|