Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 15-06-2011, 05.34.19   #1325
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Layla accennò un sorriso, mentre con un delicato gesto spostò una bionda ciocca che il vento rendeva ribelle su quel bellissimo volto.
“Vostro marito…” disse a Talia con disarmante candore “… già, vostro marito… i libri” indicando quello che aveva in mano “sono colmi di deliziose sciocchezze sull’amore… Amore, in essi, è dipinto come un invincibile e bellissimo re, disposto a tutto per difendere e rendere felici i suoi devoti… e così, bardi, poeti e musici ci narrano delle sue incredibili imprese sul Tempo, sulla Distanza… Amore vince su tutto, dicono… e lo dicono così bene da convincere gli stolti a crederci davvero…” la fissò “… però su una cosa i libri non mentono, milady… non mentono quando ci parlano del tempo perduto… un nemico troppo forte anche per Amore… il tempo perduto… il passato… il luogo in cui racchiudiamo, come uno scrigno, i momenti più belli… ma essi, riguardo all’amore, non torneranno più…”
Si spostò di qualche passo fuori dal padiglione, lasciando che il Sole di Giugno, ammansito da una lieve brezza, la illuminasse.
“Vostro marito non tornerà, amica mia…” continuò Layla “… e non perché qualcuno glielo impedirà… ma semplicemente perché così è scritto… forse riacquisterà la memoria e tornerà quello di prima, o magari, più semplicemente, incontrerà un’altra donna che gli farà dimenticare il passato… sorte invidiabile, non trovate?” Chiese. “Del resto, quale più grande magia si chiede ad Amore se non quella di cancellare il nostro passato e donarci una nuova vita, felice e ricolma di gioia.”
Ripose il libro sul tavolo.
“Qui potete essere voi stessa, milady…” tornando a fissarla “… nessuno pretenderà da voi l’immagine di dama cortese e timorata che tanto amavano a Capomazda… accontentatevi di ciò che avete, milady… lasciate ai bardi ed agli aedi gli slanci e gli incanti d’amore… loro sapranno imprigionarli in sublimi versi e ispirate rime che andranno a nutrire i nostri sogni notturni… al sorgere del Sole quei sogni non ci serviranno più… accontentatevi di ciò che siete e di ciò che avete…” ripeté “...col tempo poi vi illuderete che basterà questo a rendervi felice…”
Dall’altra parte del cortile i fanciulli si divertivano a giocare con i molossi.
“Vi va di accompagnarmi nel verziere?” Domandò a Talia. “Tra i suoi alberi troveremo un dolce riparo da Sole…”
Layla allora invitò con un gesto Talia a seguirla.
Ed entrate nel verziere, Talia si ritrovò davanti ciò che aveva visto dalla sua camera: le lance conficcate nel terreno e messe in fila, sopra le quali vi erano elmi di ogni genere e specie.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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