Talia fissava il verziere, attratta da quel singolare ed intenso bagliore.
Cercava di comprenderne la natura, ma quella luce restava tanto misteriosa quanto indefinita.
Poi, all’improvviso, una nuvola attraversò il cielo e tagliò, per un breve momento, i raggi del Sole che scendevano quasi a picco sul giardino.
Il chiaro scuro allora mostrò, per quel breve momento, ciò che aveva generato quel riflesso.
Erano due lunghe fila di lance parallele conficcate nel terreno, che attraversavano il verziere fino a perdersi nel suo lussureggiante ed idilliaco scenario.
Ma ciò che turbò ed inquietò Talia erano gli elmi posti su ciascuna lancia.
Erano tutti diversi fra loro, per stile e fattezze e ciascun elmo presentava un danno.
Così vi erano elmi perforati, ammaccati, tagliati, lacerati e così via.
Quella visione sembrava essere in netto contrasto con lo scenario dai tratti fiabeschi che animava il palazzo, il cortile ed il giardino.
Come se qualcosa di oscuro ed inquietante si celasse nel ventre di quell’incantato mondo che circondava ed ospitava la principessa di Sygma.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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