Freia aiutò Melisendra a raggiungere il letto.
“Vuoi invocare e scatenare gli spiriti…” disse la vecchia, come a volerla ammonire “… ma attenta… strane forze, sconosciute anche a te e a me, si contendono le anime di quei dannati…”
Intanto la tempesta incalzava e possenti boati scuotevano il Cielo ed i suoi pilastri.
“Vuoi rallentarli, vero?” Chiese Freia. “Ma ciò non basterà…”
La pioggia, nel frattempo, scrosciava sui vetri, mentre le folgori illuminavano la brughiera come dardi incandescenti piovuti dal Cielo.
Nel cortile tutto si fermò.
“Sembra che la natura si stia scatenando!” Esclamò uno dei cavalieri a Gouf.
Questi fissò l’inquieto Cielo e maledì la pioggia ed il vento.
“Cosa facciamo, milord?”
“Attenderemo che la tempesta si calmi…” rispose nervosamente Gouf “… non può durare in eterno…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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