Ascoltai in silenzio le parole di Pasuan, più proseguiva nel discorso più mi sentivo poco bene. Mi sembrò così sicero, il tono della sua voce era così grave.... mi sentii trafiggere da mille frecce avvelenate.
Prima che potesse essere troppo lontano parlai
"E così, non mi ami. Tiri pure in ballo le altre donne, quelle che hai avuto per una notte, quelle che ti hanno dato il loro corpo. Pensavo di essere diversa da loro io che ti ho dato il mio cuore, non questo stupido corpo. Tu mi rifiuti e lo fai umiliandomi, trattandomi come una delle tante, una di una notte. Ricordati però che tu e io abbiamo condiviso notti e giorni assieme, che tu hai visto nascere mio figlio, sei stato il primo uomo ad averlo tenuto in braccio. Ti ho permesso di vedere dei momenti estremamente intimi per una donna come il dolore e la gioia. Sì, noi donne piangiamo facilmente, ma il dolore, quello vero, lo mostriamo solo a pochi scelti. Ma se tu vuoi che d'ora in poi le nostre vite si dividano così sarà".
Feci una pausa per riordinare le idee, piano piano i miei occhi si riempivano di lacrime che non riuscii a trattenere. Con la voce rotta continuai
"Addio Pasuan, me ne vado, tu non hai solo gli occhi offuscati.... hai anche un cuore di pietra".
Mi voltai e tornai in casa, Mian e sua madre non c'erano, non le avevo viste uscire. Fui dispiaciuta di non poterle salutare, erano delle brave persone! Avevo tanto sperato di entrare nella loro famiglia, invece.... il sogno era finito! Scrissi un biglietto per loro
Signora, Mian,
vi debbo lasciare a malincuore!
Il destino non ha voluto che entrassi a far parte della vostra famiglia, lascio questa casa e lascio Pasuan.
Risparmiategli troppe domande, non troverebbero risposta.
Vi ricorderò sempre. Parlerò di voi a Hubert quando sarà abbastanza grande.
Con affetto
Dafne
Presi poi il bambino e tutte le nostre cose ma lasciai una delle fasce di Hubert sopra il cuscino di Pasuan, volevo che dimenticasse me, ma speravo che in quel modo ricordasse il bambino.
Poi uscii dalla casa, non incontrai nessuno per la via, seguii la vecchia staccionata ed arrivai alla casa del vecchio Zimail, bussai e quando mi apersero dissi semplicemente:
"Vi prego, concedetemi ospitalità per questa notte, non posso più abitare aa casa del cavaliere e con un bambino piccolo non posso affrontare il viaggio fino a Capomazda. Vi prego, mi basta un pagliericcio in una stalla, domani me ne andrò!" Hubert intanto piangeva forte e dimenava le gambine, tastai la fronte, scottava molto. La febbre era salita nuovamente.
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"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza" Baudelaire
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