Un brivido mi percorse la schiena non appena Sir Ivan comparve accanto a me. Era come sentire su di sè l'ombra di un rapace. Non potevo farci niente, mi inquietava.
"Milord, come avrete capito non amo ricevere ordini... e non amo nemmeno essere contesa come un giocattolo tra bambini viziati. Poichè gli uomini spesso si comportano come tali, io ho imparato a defilarmi prima che il gioco diventi noioso. O pericoloso."
Ascoltai la lady che incalzava Gouf di domande e ascoltai silenziosamente le sue risposte. Mi mordicchiai un labbro, ricambiando lo sguardo di Gouf con un'aria un po' interrogativa.
"Vi prego, Sir Gouf..." intervenni. "Cosa intendete con di poco conto e di dubbia fama?" Lanciai un'occhiata tra il divertito e il piccato.
"Milady, le dame di Capomazda sono estremamente pie..." dissi, rivolgendomi al Lady Rawel.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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