Melisendra si allontanò dai due uomini e si diresse verso la sala del banchetto.
Ivan la salutò rispondendo al suo inchino, mentre Gouf restò impassibile.
Poco dopo Melisendra rientrò e riprese il suo posto accanto a Cimarow.
Un attimo dopo fece lo stesso Ivan, per poi essere imitato anche da Gouf.
Il banchetto procedeva nello stesso modo in cui i tre l’avevano lasciato.
“Va tutto bene, milady? Potevate tranquillamente manifestare la vostra insofferenza verso sir Gouf ed i suoi discutibili modi…” disse Ivan “… del resto è pur sempre un miserabile capitano di ventura…” aggiunse con disprezzo, ma attento a tenere bassa la sua voce, in modo che solo Melisendra potesse sentire.
“Diteci, cavaliere…” prendendo la parola lady Rawel e rivolgendosi a Gouf “… conosciamo ormai a memoria i vostri successi in battaglia e le vostre straordinarie avventure cavalleresche… ma nulla invece sappiamo di quelle amorose…” sorridendo maliziosa.
“Oh, milady… siete ardita stasera!” esclamò uno dei presenti.
“Trovate? Eppure sono certa che le avventure amorose del nostro sir Gouf potrebbero largamente gareggiare con quelle cavalleresche… ditemi, cavaliere… sbaglio forse?”
“Milady…” rispose Gouf “… sarò franco anche a costo di deludervi…”
“Non credo sia possibile essere delusa da voi, messere…”
“Eppure vi dirò… non serbo un gran ricordo di fatti d’amore che mi riguardano…”
“E perché mai?” Domandò la donna.
“Perché mentre in battaglia mi sono misurato contro grandi e formidabili avversari…” rispose Gouf “… non sono stato altrettanto fortunato in amore, visto che ho sempre conosciuto donne di poco conto e di dubbia fama…” aggiunse senza sollevare mai lo sguardo verso Melisendra.
“Allora siete stato fortunato a giungere qui, cavaliere…” sorridendo la donna “… sono certa che troverete di vostro gradimento le dame di Capomazda…”
Gouf accennò un lieve e forzato sorriso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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