“Giungete col favore delle tenebre, cavaliere…” disse infastidito Ivan de Saint-Roche.
“Quale alleato migliore delle tenebre, non trovate? Confondono il male ed oscurano il bene, milord…” sorridendo Gouf.
“Parlate di Angeli Buoni ed angeli ribelli… avevo sentito dire che non credevate a nulla di tutto questo…”
“Lucifero ed il suo sogno sono da sempre il mio più alto ideale, mio signore…” rispose Gouf.
“Attento a non volare troppo in alto, o potreste poi cadere proprio come il vostro angelo rinnegato, cavaliere.” Con un ghigno Ivan. “E si dice che le torri di Capomazda siano tanto alte da arrivare a sfiorare il Cielo…”
“Quello che cadde dopo il suo ambizioso volo era Icaro, non Lucifero, milord…” mormorò Gouf “… e si sa… la mitologia è il vostro campo, non il mio…”
“Quale Dio mi infonde tanta certezza, milady?” Rivolgendosi poi Ivan a Melisendra, quasi a voler ignorare Gouf. “Lo stesso che a Capomazda credono abbia investito il loro Arciduca… e non trovate curiosa ed allettante la coincidenza che vede un deciso richiamo tra il nome del mitico Icaro e quello del nobile Icarius de Taddei?”
“Le coincidenze non esistono, milord…” intervenne Gouf “… e voi dovreste saperlo… ora perdonatemi, ma devo lasciarvi… ovviamente in compagnia di ciò che stasera ho vinto contro il vostro barbaro, mio barone… andiamo, mia cara…” porgendo la mano a Melisendra.
“Avevate rinunciato al vostro premio…” disse Ivan.
“Ho solo detto che non scelgo la compagna di una notte attraverso un duello…” rispose Gouf “… e poi ora sto solo reclamando la compagnia della nostra bella dama… nulla di più…”
“Forse dovrebbe essere lei a scegliere, non trovate?” Replicò Ivan.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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