Sentii del nervosismo nell'aria, nonostante i due uomini non dessero segno di ostilità e si limitassero a scrutarsi. Gouf con un'espressione austera, Sir Ivan con un sorrisetto sornione e fin troppo sicuro di sè.
"Ah eccovi, Sir Gouf! Che magnifica dimostrazione questa sera... immagino debba esservi grata per avermi sciolto da quella scommessa." Sussurrai con un sorriso un po' indispettito, dispetto che andava a beneficio del barone.
"Sembrate molto sicuro di voi, Sir Saint-Roche... sembra quasi, dalle vostre parole, che la gloria di cui parlate sia lì ad attendervi, che dobbiate semplicemente allungare la mano per prendere ciò che sentite appartenervi di diritto..." pensierosa guardai l'oscurità che incombeva su di noi. "Quale dio vi infonde così tanta certezza?"
Girai attorno a un braciere, fissando lo sguardo nel fuoco e percependone la vitalità. Gli spiriti erano quieti, ma chissà quando avrebbero ricominciato a tormentarmi.
Lanciai un'occhiata a Gouf per cercare di capire cosa si muovesse dietro quella maschera di autocontrollo che aveva indosso. Mi augurai che la gelosia o qualche altra sciocca passione non lo annebbiasse. Nel contempo mi domandai se io fossi gelosa. Quella domanda rimase dentro di me, senza osare cercare una risposta.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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