Mian si avvicinò a Dafne e la strinse forte.
“Coraggio, amica mia…” disse mentre alcune lacrime cominciavano a rigare il suo bel viso.
Al mattino seguente l’intero villaggio era già attraversato dalla vivacità che ne caratterizzava le intense giornate.
I mercanti già pullulavano nelle strade, mentre le botteghe degli artigiani animavano i vicoletti e la piazza del centro abitato.
Pasuan era steso sul letto, assorto nei suoi pensieri e nelle sue inquietudini.
Rivedeva in ogni momento il duello con Lyowel e non si perdonava per essere stato tanto stolto.
Non avrebbe mai dovuto dargli le spalle.
L’aveva sottovalutato.
Sottovalutata la rabbia e la slealtà di quel cavaliere.
Rabbia e disperazione allora sentì sempre più forti nel suo cuore.
Alla fine, forse per paura di impazzire, si alzò di scatto e cominciò a camminare nella stanza.
Urtò qualche mobile e quasi inciampò su una sedia, ma non smise di cercare la porta.
“Cosa cerchi, Pasuan? Dillo a me e ti aiuterò…” disse Mian.
“Cerco la porta…” rispose seccato Pasuan “… ho bisogno d’aria…”
“Non puoi uscire!” Esclamò sua madre.
“Mamma, ti prego… non sono tanto inutile da non poter uscire nello spiazzo davanti a casa…”
“Non intendevo questo… non puoi uscire perché devi badare al piccolo Hubert.”
“Come sarebbe a dire?”
“Io, Dafne e Mian andremo al mercato…” rispose la madre “… e c’è troppa confusione lì per un bambino tanto piccolo… resterai dunque tu con lui.”
“Ma se impazzita?”
“Si tratta solo per poco tempo… torneremo presto… probabilmente non si sarà nemmeno svegliato prima del nostro ritorno.”
“Mamma, sei sicura?” Le chiese a bassa voce Mian. “Non mi sembra una grande idea…”
“E’ l’unico modo per farlo reagire…” fece la madre “… questo lo aiuterà… Dafne, te la senti di lasciare con lui il bambino?” Chiese poi a Dafne.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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