Ivan de Saint-Roche osservò Melisendra per poi abbandonarsi ad una sonora risata.
“Milady…” disse “… ci sono uomini che dispongono solo del proprio onore e su questo costruiscono le loro miserie, o le loro fortune… altri invece che, per loro fortuna, dispongono di un qualcosa di meno nobile, ma più redditizio… io, milady, mi sono sempre definito un cinico e pratico osservatore del mondo… di quelli che restano a guardare mentre gli altri ne forgiano il destino… sapete quanto mi è costato Humlet? Cento Taddei, di cui la metà in oro! Ed ora capirete, dunque, che già facendolo scendere in campo io rischi molto… ma la serata è degna di una simile impresa… e per la mia audacia, vorrò sperare…” voltandosi verso Cimarow “… il nostro signore, in mancanza di validi avversari, disponga per me la nostra bellissima dama in questa notte…” fissò poi di nuovo Melisendra “… milady, io non vi temo… non sono uno sciocco Oloferne, né credo voi siate una novella Giuditta…” e sorrise beffardo.
“E sia…” sentenziò Cimarow “… se nessuno si farà avanti, lady Melisendra delizierà i sogni del nostro audace barone!”
A quelle parole Gouf saltò su in piedi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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