Vicolo cieco. Scacco.
Ero alle strette.
Rifiutare avrebbe costituito un'offesa. Accettare di buon grado di rimettermi alla decisione di Lord Cimarow sarebbe sembrato quanto meno insolito.
Mi guardai intorno, soppesando l'aria carica di attesa. Rivolsi la mia attenzione a Sir Saint-Roche e fissai bene lo sguardo in quei suoi occhietti da rettile.
Era stato abile.
Soffocai una risata. Lo fissai con aria divertita e scoppiai apertamente a ridere.
Mi guardarono senza capire, sorpresi.
Mi voltai verso Lord Cimarow e finalmente parlai.
"Come desiderate Milord..." sussurrai con aria divertita. "Tuttavia non è corretto che assuma su di me l'azzardo di questa scommessa, mentre il nostro Sir Saint-Roche non rischia niente... e poichè è stato proprio lui a chiamarmi in causa... troverei equo se mi rendesse onore sfidando anch'egli il barbaro."
Lanciai un'occhiata sorniona a Ivan de Saint-Roche. Non poteva rifiutare, ne andava del suo onore.
I casi erano due: o l'avrei visto sconfitto e umiliato o lo avrei temporaneamente mandato all'altro mondo appena toccato il talamo. Parola mia. Non era scacco.
Feci un profondo inchino rivolto al signore del castello e poi mi rivolsi ai convitati con un sorriso.
"Potrete sopravvivere al cucciolotto di Sir Saint-Roche, ma chi può dire che sopravviverete a me..." Lo dissi con aria ironica, ma solo una persona sapeva che non stavo scherzando. Lanciai un'occhiata a Gouf.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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