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			Morrigan bevve avidamente il liquore che i frati le portarono, forse più per l'urgenza di concentrarsi su qualcosa di concreto e reale, che per vero e proprio bisogno di quel liquido. 
La violenza con cui quell'uomo era sempre riuscito ad invadere i suoi sogni ancora la sorprendeva e la turbava, e il fatto che in quel momento le fosse apparso anche in una visione, e proprio in quel luogo e nel momento in cui aveva toccato la lancia di San Michele, la sconvolgeva ancora di più. 
 
Levò gli occhi verso Guisgard, e lo guardò quasi supplicandolo. Gli fece cennò di accostarsi a lei, per potergli parlare all'orecchio, senza farsi udire dagli altri. 
 
"Sta per accadere qualcosa..." gli mormorò con urgenza "l'aquila ha spiccato il volo e presto si abbatterà sulla sua preda... il nemico si muove verso Capomazda, e tu hai bisogno di trovare le tue risposte prima che sia troppo tardi! Andiamo da Ravus, e andiamoci in fretta. Di me si fida, mi prese in simpatia... posso interrogarlo e rubare i suoi ricordi per te, se lo desideri... farò tutto quello che vorrai, Guisgard, perchè credo che sia vicino il tempo in cui tu dovrai rispettare la tua parte del patto!"
		 
		
		
		
		
		
		
			
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				"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"  
"Rimarrò ben  salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò  poggiato gli occhi!"
			 
		
		
		
		
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