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			Lo guardai severamente, inclinando la testa sotto il cappuccio. 
Avrebbe mai capito? 
"Non sono un fantasma, Gouf... sono reale. E se avessi voluto ucciderti, non mi sarei presa la briga di architettare tutto questo. I miei metodi possono essere tremendamente sbrigativi... almeno quanto i tuoi." Spronai il cavallo a scendere e quello con un po' di diffidenza iniziò a scendere lungo il pendio. 
Le pietre scivolavano sotto i suoi zoccoli. Gli diedi un lieve colpetto di incoraggiamento e procedemmo più veloci. 
Una volta in prossimità del borgo, mi voltai nuovamente. 
"Perchè mai non dovresti fidarti di me?" A parte il fatto che cercherò in tutti i modi di impedire questa guerra... pensai. "Io mi sono fidata di te e ti ho parlato del mio passato... e di Uriel. Ora sai come uccidermi, come ferirmi ancor più profondamente che con la tua spada..." Sospirai e proseguii. 
Spronai il cavallo fino alle porte del borgo.
		 
		
		
		
		
		
		
			
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				Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
			 
		
		
		
		
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