Lho fissò la giovane Sayla senza dire nulla.
Era strana quella ragazzina.
Lui aveva avuto questa sensazione sin dal suo arrivo al palazzo.
Capomazda era una terra inquieta, posta tra il Cielo e la terra, tra il mondo conosciuto e l’infinito.
Diverse civiltà e innumerevoli genti, sin dalla notte dei tempi, avevano combattuto per quella terra.
Antichi dei e primordiali demoni si erano susseguiti nelle preghiere e nelle speranze di quegli uomini.
Poi l’avvento del Cristianesimo e della luce.
In un attimo infinitesimale dell’eterno scorrere del tempo tutto era mutato.
Gli antichi dei svanirono nell’oblio e nel silenzio che avvolge il nulla, senza lasciare né traccia, né eco del loro effimero potere.
L’unico Dio portò nuovi valori ed ideali, eterni ed immutabili, che divennero lo spirito e la forza dei nuovi signori di Capomazda.
Ma quei demoni, remoti e terribili, non abbandonarono queste terre.
Ancora oggi si celano negli animi e nei propositi di molti, tormentando e flagellando il nuovo ordine che l’aristocrazia si era imposta di difendere.
Demoni antichi, potentissimi e mossi da un odio primordiale verso gli uomini assediavano inesorabili questo mondo e ciò che esso rappresentava.
Ma il più terribile e feroce tra questi demoni, quello che vive solo per tormentare e gettare nella disperazione gli uomini, celato nel mistico silenzio che precede il peccato, aveva già fiutato la sua preda e nulla l’avrebbe allontanato dal suo sacrilego pasto di morte e dannazione.
“Chi sei veramente tu? Dimmi la verità…” disse Lho rompendo finalmente quel lungo silenzio che aveva avvolto i suoi pensieri “… se vuoi che io mi fidi di te, anche tu dovresti fare altrettanto… chi sei, Sayla?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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