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			Entrai in chiesa, feci qualche passo, poi mi voltai a guardare Icarius che stava richiudendo la porta dietro di sé con quella piccola chiave di ottone... e per un attimo mi chiesi che cosa ci facesse quella chiave in quel cesto, come mai ci fosse stata data... tuttavia non dissi niente: erano successe tante, troppe cose strane ultimamente e quella chiave lì proprio quando ci occorreva non era che una di esse. 
Sorrisi appena a mio marito, quindi, poi mi voltai e mi addentrai per la navata deserta, camminando lentamente e ascoltando i miei passi rimbombare sonoramente. 
Mi accostai all’altare principale e qui mi inginocchiai un momento, poi mi rialzai, raggiunsi la panca più vicina e mi sedetti... 
“Vieni...” mormorai ad Icarius, facendogli piano segno di raggiungermi e di sedersi vicino a me.
		 
		
		
		
		
		
		
			
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				** Talia **  
 
 
"Essere profondamente amati ci rende forti. 
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
 
  
			 
		
		
		
		
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