Discussione: La Gioia dei Taddei
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 25-05-2011, 02.21.57   #922
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Pur senza i raffinati artifici che proprio in questo momento stavano animando lo splendore di Capomazda, la festa nel borgo vecchio appariva colorata e rumorosa, per la gioia dei suoi abitanti.
La piazza chiamata del Vescovo, in ricordo dell’antica sede vescovile durante l’Alto Medioevo, era gremita di persone festanti ed appariva come una colorata esplosione di follie, canti e balli.
Una moltitudine di maschere di ogni genere e colore accorreva da ogni angolo dell’abitato per raggiungere la casa che ospitava il ballo mascherato.
Figure simili a marionette, pagliacci e grottesche immagini della più antica tradizione rustica e contadina sbucavano da ogni portone, porta, finestra e botola.
Tutti gridavano, cantavano, motteggiavano e gesticolavano in preda alla più lieta e rumorosa spensieratezza.
Ovunque vi erano lanci di uova e pagnotte piene di farina, lenticchie, fagioli o acqua colorata.
Coriandoli e nastrini colorati svolazzavano nell’aria, diffondendo in ogni angolo una pioggia di colori e bagliori che le torce rendevano scintillanti.
La casa del ballo era addobbata con tendoni e drappeggi, mentre ad ogni finestra brillava una diversa candela colorata.
Icarius e Talia giunsero davanti alla porta d’ingresso che si aprì quasi per magia davanti a loro, accogliendoli in uno scenario teatrale e pittoresco.
Subito una pioggia di coriandoli si riversò su di loro, catapultandoli in quella che sembrava essere una sfrenata battaglia tra gli invitati mascherati.
“Ehi, quel tipo abbigliato con variopinti festoni sembra mi abbia scelto come bersaglio!” Disse Icarius mentre cercava di dimenarsi da quei colorati attacchi.
“Ascoltatemi, mie belle maschere!” Prendendo la parola un uomo anch’egli mascherato. “Comincia ora il gran ballo!” E tutti esultarono. “Le dame si pongano alla mia sinistra, mentre i cavalieri alla mia destra! Parlo a voi, ora…” rivolgendosi a quelli alla sua destra “… oltre le maschere delle vostre dame, riconoscereste anche gli occhi? Beh, lo vedremo subito!” Fece un cenno e tutte le candele vennero spente di colpo. “Avvicinatevi e scegliete la vostra dama per il ballo…”
I cavalieri allora, camminando con passo incerto, si mossero verso i riflessi ed i bagliori che emanavano le maschere delle dame al buio.
Una dolce e delicata melodia cominciò a diffondersi nella sala, mentre ogni cavaliere cercava nel buio la sua dama.
Maschere merlate, dai bagliori vermigli, dorati e verdastri scintillavano come se avessero rapito gli ultimi riflessi delle candele ormai spente.
Icarius fissava i tanti occhi che si celavano sotto quelle maschere, che come le pietre preziose di un favoloso tesoro luccicavano nella notte.
Riflessi d’ambra, di giada, d’ebano attraversavano lo sguardo di Icarius, mentre lui cercava un tesoro particolare, speciale, unico.
E, ad un tratto, si fermò su due occhi che lo fissavano.
Due occhi luminosi e profondi, i soli capaci di contenere ogni suo sogno.
Le offrì la sua mano e quella dama lo seguì al centro della sala, dove la magica melodia aveva già intriso i cuori di tutti loro.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso