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			Mi accigliai. 
"Perchè continui a pensare che non ci tenga veramente a te?" 
Appoggiai la coppa e mi diressi verso di lui. 
"Non venirmi a fare la predica sullo strappare o meno la vita... non mi pare che tu vada per il sottile quando si tratta di toglierla." Ero risentita. "E se proprio ci tieni... quanto a prendere la tua... posso sempre rimediare..." Conclusi stizzita. 
"In fondo non fai altro che tenermi a distanza da te, dai tuoi pensieri, dai tuoi piani... continui a scacciarmi perchè non ti importa niente di me o perchè temi che possa importartene troppo?" 
Mi avvicinai ulteriormente. 
"Credi ancora che ti farei del male?" Lo scrutai di sottecchi. "Me ne andrò, se vorrai." 
Feci una pausa e lo guardai dritto negli occhi, non stavo usando nemmeno un briciolo dei miei poteri. A che scopo? Farmi dire quello che avrei voluto sentire invece della verità? No, conoscevo troppo bene le illusioni per acconsentire a tessermene una da sola. 
"Se vorrai me ne andrò e non tornerò mai più... ti chiedo solo di dirmi se è vero che la guerra sta dilagando verso i villaggi più a nord... Poggio del Sole, per esempio." Ero vicinissima a lui. Avrei potuto prendermi il suo respiro e lui non avrebbe neppure fatto in tempo a tentare una flebile resistenza. 
"Avanti... scacciami di nuovo!", ero tremendamente seria. Una parte di me era decisamente indignata.
		 
		
		
		
		
		
		
			
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				Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
			 
		
		
		
		
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