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			“Non ho visto nulla…” disse Guisgard sorseggiando dalla sua coppa “… nulla, oltre il trionfo dell’aristocrazia e dei suoi valori…  valori che sbandierano tutti da queste parti, ma che probabilmente neanche conoscono…” 
  Restò un attimo avvolto in chissà quali pensieri e ricordi. 
  “Il destino…” mormorò “… si è sempre fatto beffe di me…” 
    
  Il cavallo galoppava rapido sul promontorio in quella bellissima giornata di un Maggio ormai perduto nel più lontano passato… 
  Il Sole era alto e con i suoi raggi vermigli accarezzavano le spumose onde di un mare dai tratti dorati... 
  Ad un tratto il cavallo arrestò la sua corsa e la donna indicò qualcosa al bambino che aveva con sé. 
  “Guarda il tuo papà, amore mio!” 
  Una piccola nave attraversò in quel momento il mare e sulla prua vi era qualcuno che li fissava. 
   
  “E poi…” continuò Guisgard “… non ho mai avuto bisogno dell’aiuto di nessuno… neanche del destino…”
		 
		
		
		
		
		
		
			
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				AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
			 
		
		
		
		
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