Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 23-05-2011, 20.47.24   #894
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Lho fissò la giovane Sayla e sorrise.
“Io chi sono? Ah, beh, sono un vecchio amico della famiglia ducale!” Disse. “Uno di quegli amici a cui si confida tutto, perché troppo vecchi per aver voglia di raccontare in giro i segreti uditi! Non mi credi? Beh, posso rivelarti segreti che nessuno conosce qui… io, per esempio, conosco il colore preferito di sua signoria, il suo fiore preferito, la musica che ascolta più spesso e ciò che adora mangiare!” E rise di gusto.
“E tu invece?” Domandò Lho a Sayla. “Tu come ti chiami? Sei sola qui? Ho saputo che giungesti al palazzo insieme a sua signoria e alla Granduchessa. Immagino che siate amici, vero?”
E mentre Sayla ascoltava le parole di Lho, il suo sguardo finì sui ritratti che animavano la grande sala.
Come quello di un giovane uomo dallo sguardo fiero e inquieto.

La pioggia cadeva forte, battendo sulle vetrate del grande salone.
“Tua moglie ti attende nella sua stanza…” disse lord Rauger “… va da lei, sbrigati!”
Ardross restò in silenzio davanti alla vetrata.
“Hai sentito cosa ti ho detto? Va da tua moglie!”
“Credete di poter comandare tutto e tutti, vero?”
“Io sono il tuo signore e padrone!” Tuonò Rauger. “Tutto qui mi appartiene! Anche tu e la tua felicità!”
“La mia felicità…” mormorò Ardross con un sorriso beffardo “... allora regnate sul nulla, perché essa non esiste... non qui in questo palazzo…”
“Non vedrai più quella donna!” Disse Rauger. “Ho allontanato suo marito... gli ho affidato le terre oltre il fiume Vultus!”
“Non potete fate questo!”
“Io posso tutto!” Replicò Rauger. “Io sono la legge, il giudice, la giuria ed il boia!”
“Vorrei che quella maledizione fosse vera!” Gridò Ardross. “Vorrei che fosse vera e che venisse a prendersi la mia vita oggi stesso!”
“Stupido!” Colpendolo Rauger.
Ardoss lo fissò con rabbia.
Un attimo corse via, uscendo poi da quella stanza, nonostante l’ordine di tornare indietro di suo zio.

Quella visione attraversò lo sguardo di Sayla per poi svanire senza lasciare traccia.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO

Ultima modifica di Guisgard : 23-05-2011 alle ore 20.57.02.
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