Beh, qui non c’è nessun altro, oltre noi due…” disse Icarius prendendo la mano di Talia fra le sue “… come ti sei ferita a questa mano?” Chiese. “E poi hai detto di volermi parlare di una certa cosa…”
Si voltò allora all’improvviso verso una delle finestre.
“Sai cosa?” Fissando di nuovo sua moglie e sorridendole con complicità. “Io non sopporto più quest’atmosfera! E’ troppo solenne ed ufficiale per i miei gusti… già immagino le lunghe ed ammuffite facce che ci attendono a tavola! Guarda nella campagna in lontananza invece…” indicandole il luogo dove sorgeva il borgo vecchio “… laggiù si staranno divertendo! La festa lì sarà semplice, genuina e la gente trarrà gioia e felicità dalle piccole cose che ricorrono in momenti come questi…”
Le prese le mani.
“Ti va di fuggire fin laggiù con me? Quando eravamo sul balcone mi hai sussurrato che se io non fossi duca, tutto sarebbe più semplice, no? Ecco, lasciamo qui le corone e tutto il resto… c’è tanta magia stanotte da poterci trasformare in ciò che più desideriamo… vuoi venire con me nell’incanto di questa notte, milady?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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