La vecchia servitrice rimase colpita dalla dolcezza e dal candore della giovane Sayla.
“Devi venire davvero da molto lontano, piccola mia, se ignori quel che sta accadendo qui…” disse la vecchia “… su Capomazda non c’è più pace… i nostri signori, i nobili Taddei, governano queste terre da tante generazioni ormai… la leggenda narra che quando il regno di Afragogna fu insanguinato dalla ribellione contro la corona, i Taddei si schierarono con il re, riuscendo alla fine a sconfiggere gli insorti. E grato di ciò, il re ripagò i suoi fedeli cavalieri concedendo loro il feudo di Capomazda. E come unico tributo richiese l’animale più diffuso in queste terre… ogni anno i Taddei avrebbero donando al re una civetta. E il primo anno, come segno della loro lealtà, portarono al re una bellissima civetta di giada, sulla quale erano incastonate pietre dall’inestimabile valore, frutto delle conquiste fatte in Oriente durante la partecipazione dei Taddei alle Sante Crociate.”
Un attimo di commozione sembrò quasi destare la vecchia dal suo racconto.
Ma poi riprese:
“E da allora pace e prosperità dominarono fra la gente di queste terre… fino a quando, morto improvvisamente lord Rauger, il ducato cadde nel caos… uno dei suoi baroni, sir Cimarow, approfittando di questa tragedia, si ribellò e dichiarò guerra a Capomazda. E questa guerra che sembra interminabile sta insanguinando le nostre terre.” Esitò un istante. “E poi c’è quella terribile maledizione…”
Improvvisamente si ammutolì, accortasi di aver parlato senza rendersene conto.
“Ora riposa, piccola mia…” tentando di cambiare discorso la vecchia “… domani sarà un giorno importante per il ducato… lord Icarius, a Dio piacendo, sarà incoronato Arciduca di Capomazda.
Ed uscì dalla stanza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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