Cittadino di Camelot
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Non sapevo con esattezza come mai fossi finita in biblioteca, forse semplicemente perché stare lì mi rilassava e le insinuazioni di Izar mi avevano messa di cattivo umore.
Stavo guardando fuori da una delle alte finestre, rimuginando mio malgrado le parole del filosofo, quando entrò Matthias.
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Certo che avete messo in subbuglio l’intero ducato, tu ed il tuo maritino.” Disse questi. “Qui erano tutti in allarme.” Ed accennò una risata sarcastica. “Forse non dovrei immischiarmi, ma credo che tu sia stata un tantino avventata…” facendosi di colpo serio “… c’è una guerra in atto e probabilmente tuo marito non è nemmeno in grado di difendere se stesso… non mi va che tu corra pericoli così inutilmente…”
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Udii quelle parole e immediatamente gli fui grata, perché quelle poche parole dette con quel tono erano bastate a cacciare Izar e i suoi discorsi via dalla mia mente. Sorrisi, quindi, vagamente divertita...
“Ti prego...” mormorai in tono scherzoso “Ti prego, non farmi la predica anche tu. Non ne sopporterei un’altra! E poi... dai, non siamo stati in pericolo, non è successo niente di grave e siamo tornati in città al più presto! Va tutto bene! Quanto ad Icarius, poi...”
Sospirai, osservando fuori ancora per un istante, poi mi voltai verso di lui...
“Oh, Matthias...” dissi, poggiandogli appena una mano sull’avambraccio “Matthias, sono così... felice! E’ assurdo, lo so! E’ pazzesco! Izar crede che io sia una sciocca... o forse, non so, mi ritiene solo un’opportunista... ma sai una cosa? Non me ne importa niente! Niente di lui, niente di quello che crede o crede di sapere... Sai, questa notte ho... ho persino dimenticato la guerra, il ducato e tutto il resto! Non c’era nessun obbligo, nessun dovere... E...”
Ma lui mi interruppe...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Le si avvicinò fissandola negli occhi.
“Non voglio che ti accada nulla, Talia…” sussurrò sfiorandole il viso.
In quel momento entrò Icarius nella biblioteca.
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Gli sorrisi di nuovo, ma non gli potei rispondere perché in quell’istante la porta si aprì ed entrò mio marito.
“Icarius!” dissi, voltandomi verso la porta e sentendomi scioccamente felice.
In fretta lo raggiunsi e presi le sue mani tra le mie, tirandolo poi delicatamente verso il centro della sala...
“Vieni!” dissi “Voglio presentarti qualcuno...”
Non occorreva molta fantasia per comprendere che quei due non si erano istintivamente piaciuti affatto, fin dal primo momento... tuttavia io ero testarda e non ero disposta ad arrendermi a quell’idea...
“Non credo che siate mai stati presentati come si deve...” dissi in tono leggero quando furono uno di fronte all’altro, sorridendo e spostando lo sguardo alternativamente tra loro “Vero?”
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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