Melisendra e Nyclos uscirono dal castello, in sella ai loro cavalli.
Il crepuscolo era ormai prossimo e la brughiera cominciava a vestirsi con le mistiche ombre che annunciano la sera.
I due galoppavano con andatura regolare ed il giovane barone sembrava totalmente rapito dal fascino della bellissima incantatrice.
“Ditemi, milady…” disse “… come vi trovate con noi? E’ di vostro gradimento la vita qui al castello?”
Ma proprio in quel momento, lungo il profilo scosceso che precedeva il sentiero intrapreso dai due, apparve in lontananza una sagoma scura a cavallo.
Stava immobile a fissare lo sterminato ed inquieto orizzonte della brughiera.
Era nera ed il suo lungo mantello sembrava danzare sotto il soffio del vento.
A chiunque, nel vederla, quella figura sarebbe apparsa come un fantasma, una visione spettrale.
Ma non a Melisendra.
Ella, tre le ultime luci del giorno morente e le inquiete ombre del crepuscolo, riconobbe in quella figura il volto di Gouf.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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