Icarius fissò la giovane Sayla.
“Non so chi sia…” disse a Talia “… e non riesco ad immaginare cosa cercasse nel bel mezzo del bosco a quell’ora tarda…”
In quel momento ritornò la donna.
“Non preoccupatevi, ragazzi…” mentre copriva con un’altra coperta la fanciulla ancora senza conoscenza “… vedrete che prestò riprenderà i sensi. Ora devo scendere ad aiutare mio marito. Ci sono altre stanze libere se ne occorre una anche voi. Per qualsiasi cosa io sono al piano di sotto.”
“Forse io dovrei tornare a Capomazda…” disse Icarius prima che la donna uscisse “… col mio cavallo non dovrei impiegarci molto… conoscete per caso una strada più breve per arrivarci, signora?”
“Volete partire a quest’ora?” Chiese turbata la donna. “Ma è notte fonda e poi la strada lambisce il confine con la brughiera! E la brughiera di notte è…”
“Vuoi stare zitta!” Gridò il marito entrato proprio in quel momento. “Vai giù che ci sono dei clienti! Servi loro del cibo! Sbrigati!”
“Non arrabbiatevi con vostra moglie…” disse Icarius “… voleva solo darmi un consiglio..."
“Parla troppo quella donna.” Mormorò il locandiere. “Se volete ripartire vi conviene rifare la stessa strada che vi ha condotto qui. Non c’è ne sono altre. Seguite sempre quella strada ed evitate la brughiera.” Ed uscì.
Quelle sue ultime parole avevano uno strano suono.
“Però, che cortesia quell’uomo!” Esclamò Icarius fissando Talia. “Non capisco cosa avesse detto di male sua moglie. Mah, che tipo strano…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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