Melisendra dormiva sul suo petto, mentre lui fissava la luce proveniente da una finestra.
Un misto di inquietudini e sensazioni indecifrabili attraversavano il suo cuore.
Con una mano giocava nei capelli di lei, intrecciandoli fra le dite e con l’altra sfiorava la sua pelle nuda e vellutata.
Cosa siamo?
Ciò che vogliamo, o ciò che possiamo?
E’ possibile sfuggire al proprio destino?
L’amore è davvero la risposta a tutto?
E’ capace di difenderci come l’odio, ma senza consumarci?
Queste cose pensava Gouf, mentre il suo respiro si confondeva con quello di Melisendra.
E quel figlio.
Che strana sensazione.
Un figlio.
E poi c’era lei.
La fissò.
Dormiva serena sul suo petto.
Era bella.
Bella come la vita intrisa di tutti i sogni più belli.
E forse, proprio lei, era il suo solo sogno.
L’unico sogno che la vita non gli aveva portato via.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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