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			Chiusi gli occhi, come per fare chiarezza dentro di me. 
Sospirai e li riaprii. 
"Vorrei vederti libero dalla tua rabbia... per un po' eravamo stati felici..." abbassai lo sguardo. "Ma devo essere pratica... devo sapere come sei sopravvissuto quella notte al mio bacio e se è vero che avevi scoperto un modo per contrastare il potere del mio signore." 
Le lacrime tornarono a minacciare di traboccare e ancora una volta raddrizzai la schiena e le ricacciai indietro. 
"Quello che non sai... quello che non ti ho detto è l'eredità di Uriel: il tuo sangue, i miei poteri. E lui lo sta cercando..." respirai a fondo "Ora è al sicuro, ma chi può dire quanto?" 
Quasi evitava il mio sguardo, come se i miei occhi fossero lame affilate. Se solo fosse riuscito a dimenticare quella sensazione di solitudine e a fidarsi di me. Ma non si sarebbe mai allontanato da una guerra e io non avevo nessun diritto di chiederglielo. Avrei potuto chiedergli di non cercare mai Uriel, ma non sarebbe mai stato giusto. 
"E' la mia vita... e anche tu... anche tu lo sei. Non posso odiarti." Sfiorai la sua guancia.
		 
		
		
		
		
		
		
			
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				Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
			 
		
		
		
		
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