Scossi il capo e i capelli mi ricaddero sulle spalle.
Sospirai.
"Immagino sia un ordine..." Strinsi fra le dita il mio cristallo. "Non ho intenzione di farmi coinvolgere da questa situazione più di quanto non lo sia già." Strinsi a tal punto che le nocche sbiancarono.
Mi sentivo più in trappola che mai.
"Non posso." Sussurrai.
Era la tristezza e la nostalgia a farmi tremare. La mia voce tremava, perfino le mie mani intorno al cristallo tremavano. Tutto il mio corpo era attraversato da emozioni incontrollabili.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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