Uscii dopo diverso tempo dalla cappella. Tornai sotto la torre delle carceri, alzai ancora gli occhi verso le finestrelle, non si intravvedeva nessuno, nessuna mano, nessun segno di vita. Sospirai forte
"Ti mando un pensiero ed una bacio Pasuan..." mormorai
Proseguii verso le botteghe, comprai della nuova stoffa per un vestito e del cibo. Mi avviai verso casa un po' appesantita da tutti i pacchi e i cestini con le provviste. Anche il bambino si muoveva molto dentro la pancia e mi faceva avanzare a fatica ma continuavo a camminare, sempre immersa nei miei pensieri, non riuscivo ad essere felice. Pensavo e ripensavo a Pasuan
"Povero ragazzo! La sua carriera sarà compromessa per colpa mia. Speriamo almeno che il Duca riesca a fare qualcosa... povero Pasuan"
Ero davvero molto triste mentre pensavo a queste cose. Piano piano mi avvicinavo a casa. Mi preoccupai parecchio quando vidi una figura maschile seduta davanti casa mia, non riuscivo a vedere molto bene, continuai ad avanzare. L'uomo era girato e osservava dei bambini giocare in mezzo alla strada, mi avvicinai ancora un po' titubante. Ad un tratto si girò
"Pasuan! Sei tu?? Oddio!!" gettai tutto a terra ciò che avevo in mano appena mi accorsi che lui era lì, davanti a casa mia, libero! Iniziai a correre, non capivo più nulla, ero incredula. Corsi, corsi chiamandolo
"Pasuan, Pasuan!! Sei libero!!"
Piangevo e ridevo contemporaneamente poi, un attimo prima di raggiungerlo, sentii un fortissimo dolore al ventre. Mi accasciai al suolo, il dolore era quasi insopportabile.
"No piccolo, non puoi nascere ora! E' ancora troppo presto! Nooooo!"
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"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza" Baudelaire
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