Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 07-05-2011, 01.18.36   #659
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il delizioso profumo della cena invase il corridoio, fino a giungere presso la stanza dove riposava Sayla.
Poi un campanellino suonò.
“Venite, damigella…” disse il vecchio invitando la giovane Sayla a prendere posto a tavola.
Diversi piatti, dai profumi ammalianti e dagli intensi colori, erano serviti davanti alla ragazza.
Ceramiche di gusto greco, terracotte di Cipro e cristalli delle Fiandre accoglievano quelle primizie, a dimostrare la nobiltà e la ricchezza del padrone di casa.
Poi nella sala entrarono alcuni nani che, dopo aver salutato il loro signore e la sua giovane ospite, cominciarono a suonare gradevoli melodie per accompagnare quel delicato pasto.
“Non ho potuto non notare” fece il vecchio a Sayla “il modo in cui guardavate quel ritratto alla parete. Amate l’arte forse? Sarebbe un portento data la vostra giovane età, oltre che cosa assai gradita da un vecchio appassionato come me.” Sorseggiò un po’ di vino. “Vedete, io amo le arti figurative e purtroppo per me non ho nessuno con cui discutere e confrontarmi riguardo questa mia passione.”
Si voltò allora verso il ritratto della donna.
Aveva un qualcosa di particolare, di enigmatico.
Il suo sguardo, impreziosito da grandi ed intensi occhi verdi come le acque limpide e splendenti di una laguna all’albeggiare, sembrava fisso sul vecchio e su Sayla, eppure appariva come svuotato di qualcosa.
Forse della vita stessa.
Il viso invece, bellissimo con lineamenti puliti e solari, tradiva una sorta di malinconia, di indefinita tristezza.
“Si, era davvero una donna bellissima…” mormorò il vecchio con lo sguardo perso in quel ritratto “… ed il ricordo della sua purezza aleggia ancora vivo in queste terre…”
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