06-05-2011, 02.34.45
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#652
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Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
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Avevo dormito profondamente quella notte. Nonostante i molti pensieri, o forse proprio in virtù di quelli, ero scivolata immediatamente in un sonno profondo e senza sogni, dal quale non mi ero risvegliata che alle prima luci dell’alba.
Stavo facendo colazione, sola, come di consueto, quando giunse Matthias.
Mi voltai verso la porta al suono della sua voce e gli sorrisi, vedendolo entrare...
“Dimenticare Sygma?” domandai alle sue parole “Dimenticare il vento che accarezza le colline e si infrange sulle mura delle nostre città? Dimenticare il profumo che quel vento porta e il turbinio delle foglie nella valle... credi che potrei? Ma, come hai visto oggi, anche Capomazda può dare le stesse emozioni, talvolta...”
Feci una piccola pausa e, alle sue parole, tornai a guardarlo...
“E’ escluso!” risposi, sorridevo ma il mio tono era severo “Conosci le mie regole: se resti, la tua cura sarà per Capomazda, non per me. Se resti Icarius sarà il tuo duca e tu lo tratterai con rispetto!”
Fu in quell’istante che giunse Izar...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
In quel momento entrò Izar nella sala.
“Buongiorno, milady.” Salutando Talia, per poi voltarsi e con un cenno fare altrettanto verso Matthias. “Perdonate se vi disturbo mentre fate colazione… avete per caso visto sua signoria? Stamani non era nella sua camera ed i servi dicono di non averlo sentito rientrare stanotte… mi chiedevo se voi ne avevate notizie, milady…”
“Un bel guaio, questo!” Ridendo Matthias. “Vi siete perso il duca!”
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Scoccai un’occhiataccia a Matthias, poi mi voltai verso il filosofo...
“Non lo vedo da quando...” esitai appena un istante “...da quando ci siamo salutati, ieri sera! Ma... beh, non è la prima volta che Sua signoria non dorme nel suo letto, sbaglio forse?” domandai, in un tono che non riuscì a suonare del tutto privo di stizza “E mai c’è stato da preoccuparsi, mi pare! Non vedo come mai questa volta dovrebbe esser diverso!”
Osservai Izar per un attimo e, curiosamente, mi parve imbarazzato. E tuttavia non ci feci molto caso. Mi alzai e mi inchinai leggermente ad entrambi: “Ora... vogliate scusarmi, ma ho un appuntamento al quale non intendo mancare!”
Uscii dalla stanza in fretta e in fretta percorsi scale e corridoio, fino a giungere nel cortile... lo attraversai senza guardarmi troppo intorno e, rapidamente, varcai la piccola porta che dava sui giardini.
“Ciao, mi piccolo amico...” dissi felice, non appena giunsi presso i vecchio forno e vidi il draghetto che, festosamente, saltava fuori dalla sua vasca e correva verso di me.
E cosa che mi sorprese ancor più fu il trovare lì, seduto sul suo muro, anche Pascal... sorrisi, vagamente divertita.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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