Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 04-05-2011, 04.41.43   #624
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La campagna era come uno sterminato manto verde, attraversato dai più bei colori che la Primavera sapeva donare alla natura.
Una lieve e fresca brezza soffiava dai monti, rendendo il cielo di un azzurro vivo e l'aria intrisa dei profumi inebrianti dei mille e più fiori sbocciati in quell'incanto.
Dafne era immobile a fissare quell'incantevole scenario, quando qualcuno le coprì gli occhi alle sue spalle.
"Dimmi che non è passato un istante senza che tu abbia pensato a me..."
"Pasuan!" Disse lei accarezzandogli le mani.
"Non voltarti..." fece lui.
E le mise un ciondolo al collo.
"La zingara che mi ha donato questo vecchio monile" continuò "mi ha giurato che è appartenuto ad una nobildonna greca vissuta qui più di cento anni fa! Nelle notti di Luna e chiare di stelle, portandolo ad un orecchio, è possibile sentire il rumore del mare ed un canto lontano... chiunque ascolti quel canto è destinato ad una felicità senza fine..."
La strinse a sè e la baciò.
"Mammina, mammina!" Gridò una voce dal cortile.
"Ah, sei qui, birbante!" Fingendo di rimproverarlo Dafne.
Il bambino sorrise sotto i baffi.
"Tra un pò si va tutti a tavola!" Esclamò Pasuan fissandolo.
"Avevi promesso che mi avresti insegnato ad usare la spada!"
"Hai chiesto alla mamma?"
"Posso, mamma?"
Dafne allora sorrise.
Il vento aumentò di colpo e nel cielo comparvero delle nuvole grigie.
Un attimo dopo Dafne era da sola, col cuore denso di tristezza e nostalgia.
In lontananza alcuni cavalieri portavano via Pasuan in catene.

Si svegliò di colpo.
Era a casa ed era da sola.
Allora quel senso di tristezza e malinconia divenne reale.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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