“Voi invece” disse Aytli cambiando espressione “avete l’aspetto di chi conosce bene ciò che accade sotto le lenzuola! E i vostri capelli?” Chiese. “Immagino li abbia spettinati il vento! Un vento, però, che sembra non aver portato nemmeno una goccia di pioggia sul vostro abito. Ora vogliate scusarmi, milord.” Rivolgendosi a Nyclos. “Ma mi attende il mio solito giro mattutino d’ispezione.”
Salutò il fratello del signore del castello e lanciò un’occhiata carica d’ostilità verso Melisendra, prima di allontanarsi.
Un attimo dopo apparve Gouf.
“Nessuna notizia del nostro uomo, milord?” Domandò a Nyclos.
“Nessuna, cavaliere.” Rispose questi.
“E la cosa non v’insospettisce?”
“Dovrebbe?”
Gouf lo fissò senza rispondere nulla.
“La brughiera è vasta” continuò il nobile signore “e questo può giustificare un giorno di ritardo. Cosa volete che sia un giorno solo di ritardo? Che Capomazda cada un giorno prima, o uno dopo che differenza volete che faccia! Piuttosto, cavaliere… io e lady Melisendra andremo a fare colazione… possiamo contare sulla vostra compagnia?”
Gouf fissò prima lui, poi Melisendra.
“Non ho molta fame, stamattina…” rispose senza togliere lo sguardo dalla ragazza “… ed ora mi attendono i miei uomini… qualcuno dovrà pur combatterla questa guerra… vogliate scusarmi, milord…”.
Accennò un orgoglioso inchino ed andò via.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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