Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 29-04-2011, 03.01.38   #570
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Icarius fissò Talia.
“Ma è assurdo!” Disse Izar ad alta voce. “Una notizia senza nessun fondamento! Come la giustificheremo ai baroni?”
“Si, mi fido di te, Talia…” annuì Icarius.
“Ma, milord!”
“Raggiungete i baroni, Izar…” lo interruppe Icarius “… io vi seguirò fra un istante…”
“Milord…”
“Andate, Izar.”
Il filosofo accennò un inchino ed uscì.
“Temevo non andasse più via!” Disse sorridendo a sua moglie. “Il buon Izar è prudente e devoto, ma talvolta un tantino pedante! Quando vorrai parlarmi di quelle notizie io ti ascolterò… anche io ho qualcosa da rivelarti…” ritornando serio “… ora vado, mi attendono i pezzi grossi!”
Non sarebbe voluto andar via, ma l’attendevano.
La guardò un’ultima volta e sorrise, per poi uscire dalla biblioteca.
Un attimo dopo, Icarius ed Izar percorrevano velocemente il lungo corridoio che li avrebbe condotti nella grande Sala Ducale, dove si trovavano i baroni appena giunti a Capomazda.
“Avrei dovuto dirle ogni cosa…” disse Icarius.
“A cosa vi riferite, milord?”
“Avrei dovuto raccontare a Talia ogni cosa” mormorò Icarius “ed ero sul punto di farlo quando siete giunto nella biblioteca.”
“Raccontarle ogni cosa?” Ripeté turbato il filosofo. “Milord, non vorrete forse dire…”
“Si, sono stato uno sciocco e un idiota!” Si rimproverò il duca. “Lei è mia moglie, la persona con la quale dovrei condividere ogni cosa! No, voglio che lei sappia ogni cosa! Le racconterò di come ho perso ogni ricordo del mio passato!”
“Mio signore…” fermandosi Izar e costringendo quasi Icarius ad imitarlo “… io comprendo che l’incidente vi abbia scosso e che ora vi sentiate confuso… ma non bisogna perdere di vista la realtà delle cose. Siete il signore di queste terre e da come saprete affrontare questa guerra e le sue difficoltà dipenderà la sopravvivenza di Capomazda e della sua gente… non siete un uomo comune e non potete permettervi di fallire… comprendo che lady Talia sia una creatura incantevole, ricca di bellezza e virtù, ma non è del nostro sangue.”
I loro sguardi, a quelle parole, si fissarono l’uno nell’altro.
“Ella non è di Capomazda, né di qualsiasi altro ducato, contea o baronia di Afragogna. Appartiene ad un popolo diverso dal nostro, che ci vede come conquistatori e tiranni e che molto probabilmente non vede l’ora di liberarsi di noi… se voi rivelerete questa cosa a lady Talia, lo sapranno anche a Sygma e quasi sicuramente quella terra si ribellerà al nostro potere!”
“Talia è mia moglie” ribadì Icarius “e condividerà il mio stesso destino! Come accadrà anche per Capomazda e Sygma!”
“Milord…” scuotendo il capo Izar “… voi siete il signore di ogni cosa qui ed io vi obbedirò sempre… ma rammentate che per fare un’unione occorre che tutte le parti lo vogliano… e questo vale sia per le unioni politiche fra regni e sovrani, sia fra uomini e donne.”
A quelle parole di Izar, Icarius sentìun gran rabbia crescere dentro di sé.
Ma i due furono interrotti dall’arrivo di August.
“I baroni attendono, milord.”
“Discuteremo dopo di quella faccenda, milord…” fece Izar “… ora dobbiamo tener testa all’inquietudine dei baroni… e da come sapremo calmarli dipenderà il futuro di tutti noi.”
Un attimo dopo i tre entrarono nella sala dove li stavano attendendo i baroni.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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