Nyclos sorrise.
“Io per cosa vivo? Ma per la felicità, milady!” Disse divertito. “La vita è già piena di dolore per invocarne altro. Non credete? Vedete, io credo nei segni, nella fortuna. Gli uomini, a mio giudizio, si dividono in due categorie… quelli che sono capaci di riconoscere i segni della sorte, sfruttandoli a loro vantaggio e tutti gli altri.” La fissò. “Io credo che il vostro arrivo sia stato un segno, milady… un bellissimo e splendido segno…”
Giunsero allora al castello, dove furono subito fatti entrare.
Dall’alto di una torre Aytli li osservava.
“Sembra abbia conquistato il giovane signore…” mormorò.
Gouf non rispose nulla, continuando a bere del vino.
“Il giovane signore non poteva non esserne attratto…” continuò Aytli “… sa vendersi bene lei…”
“Forse dovresti tornare ad occuparti delle truppe!” Disse all’improvviso Gouf. “Siamo in guerra, non dimenticarlo.”
“Si, hai ragione…” rispose avviandosi verso la porta.
Gouf invece restò a fissare il cortile dove si muovevano le figure di quell’immenso dramma.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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