27-04-2011, 11.59.14
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#517
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Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
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Rimasi in silenzio per un momento... quella reticenza mi innervosiva, ma se quei due credevano che questo sarebbe bastato a scoraggiarmi, voleva dire che non mi conoscevano. Ero partita per capire che cosa stava avvenendo e perché quegli strani sogni continuavano a tormentarmi... e l’avrei scoperto, in un modo o nell’altro!
Abbassai appena gli occhi, poi li rialzai su di loro e sorrisi...
Fu a quel punto che si udì un cavallo giungere al galoppo.
Io subito mi affacciai sulla soglia della pieve e vidi Matthias... balzò giù dal cavallo persino prima che questi si fosse del tutto arrestato e si precipitò verso di me con un’espressione che non prometteva niente di buono...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Cosa ci fai qui da sola?” Domandò a Talia. “Al palazzo è scoppiato un putiferio per questa tua misteriosa fuga… stavano ancora decidendo sul da farsi, quando ho preso un cavallo e, seguendo le indicazioni di alcuni pastori, sono giunto qui… ma cosa ti ha spinto a venire in questo posto? E’ pericoloso. C’è una guerra in atto… ora tornerai con me al palazzo ducale.”
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Sospirai alle sue parole, poi sorrisi...
“Matthias, calmati!” dissi “Non è successo niente... sto bene! Volevo soltanto venire a vedere questa chiesa... non c’è ragione di allarmarsi tanto!”
Lanciai un’occhiata ai due, fermi poco dietro di me, poi mi accostai un po’ al mio amico e mormorai: “Senti...mi dispiace di non avertelo detto prima! Non volevo ti preoccupassi... ma c’è una cosa che devo fare! Ti prego... dammi soltanto un altro momento! ...Per favore!”
Alzai gli occhi su di lui: era arrabbiato, ma ero certa che non mi avrebbe trascinata via. Gli sorrisi un momento, conciliante.
Mi voltai quindi e tornai a rivolgermi ai due contadini... esitai appena un istante, poi decisi di cambiare tattica.
Feci, dunque, loro segno di precedermi dentro la chiesa e li feci accomodare su una delle vecchie panche, poi mi sedetti di fronte a loro.
“Signora...” dissi alla donna, prendendo la sua mano tra le mie e puntando i miei occhi nei suoi “Vostro figlio parla con saggezza e dimostra di avere a cuore la mia persona... per questo lo ringrazio infinitamente! Ma vedete, signora... è il destino che mi ha portata qui, forse perché vuole che io scopra qualcosa. Come vedete, il mio tempo qui è terminato: sto per tornare a Capomazda e là dovrò far fronte agli eventi... ma sarà come combattere alla cieca se resterò all’oscuro di questa storia... e come potrò sperare di avere anche solo una possibilità di sopravvivenza così? Perciò vi prego, signora, vi imploro: di qualsiasi cosa si tratti... che sia una leggenda, una superstizione, una storia pur fantasiosa... vi prego, non tenetemela nascosta! Io ho bisogno di conoscerla e penso anche di averne il diritto! Aiutatemi, dunque... aiutatemi a far fronte nel migliore dei modi al mio destino, qualsiasi esso sia!”
Tacqui infine, ma le mie mani non smisero di tenere quella della donne e i miei occhi non si spostarono di un millimetro dai suoi... e silenziosamente pregai di averla convinta.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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