“Recati al castello di sir Cimarow e riferisci ciò che ti ho detto…” disse una voce “… quella donna è lì per tradire… e per ora il duca sembra impossibilitato a difendere Capomazda…”
“Si, mio signore…” rispose l’altra voce.
“Sir Gouf deve fidarsi…” mormorò “… e dì loro che attendano i miei ordini… ora va!”
Morrigan portò immediatamente una mano alla bocca, per soffocare un sussulto. Qualcuno dunque stava progettando la caduta dei Taddei! Qualcuno, in seno stesso a quel nobile palazzo, tramava, vendendo al nemico le debolezze del proprio signore!
Era ignobile, quanto stava accadendo... era inaccettabile... così cadono i regni e si corrompono i popoli... così crollano gli imperi e si perdono le battaglie... perchè solo l'infedeltà e la viltà di alcuni uomini può battere il coraggio e a grandezza di altri!
Cominciò allora a muoversi piano, con cautela, cercando di spostarsi verso la luce nel tentativo di riuscire a scorgere i volti dei due uomini, dal momento che era impossibile per lei riconoscerne la voce.
Ma proprio in quel momento, mentre si sollevava piano dal suo nascondiglio, una mano si posò sulle sue spalle.
Morrigan trasalì, si voltò di scatto, mentre il cuore le batteva all'impazzata. Estrasse la spada e la puntò dritta contro colui che l'aveva sorpresa.
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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