Mi ero avvicinata di soppiatto alla porta e avevo ascoltato con avidità.
Sgusciai via quando sentii i passi di Gouf.
Mi domandai cosa avesse voluto intendere con quelle parole sul mio conto. Tuttavia, nonostante la sua indubbia ferocia, non mi sentivo in pericolo.
Forse ero davvero cambiata. Era quello a disorientarlo?
Ero più debole forse, più umana di quanto fossi stata in passato.
Se solo avesse scovato anche lui un ultimo briciolo di umanità... forse si sarebbe reso conto della Bestia che lo divorava da dentro. E invece di accanirsi verso il mondo, avrebbe potuto iniziare a combatterla.
Mi diressi verso gli alloggi di Gouf e con cautela vi entrai.
C'erano armi sparse sul tavolo. Esaminai i cassetti dello scrittoio. Nessun documento rilevante a parte delle mappe.
Mi versai da bere e mi sedetti su una poltroncina.
Prima o poi sarebbe tornato dal giro di ispezione delle guardie sulla cinta muraria e mi avrebbe trovata lì ad attenderlo.
La mia mente correva ai tragici fatti della giornata.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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