Mi ero lasciata il cortile alle spalle, le porte del palazzo e ben presto anche la porta della città. Io e Matys correvamo per la campagna come non accadeva da tanto e tanto tempo... il vento tra i capelli mi schiarì le idee e in un momento, per un momento, mi riportò indietro di molto tempo. Da ragazzina, a Sygma, ero solita uscire a cavalcare ogni giorno, lo facevo per ore e ore...
Persino questo Capomazda mi aveva tolto... pensai ...la gioia semplice di correre come il vento fino a fonderti con esso!
Corremmo senza guardarci intorno, solcando la campagna che ci sfilava intorno in un’unica macchia sfocata...
E poi la vidi!
La riconobbi subito: era come nel mio sogno. Era la chiesa di Gyaia.
Tirai con forza le briglie, Matys si sollevò sulle zampe posteriori un momento e si fermò.
Con il fiato corto per l’emozione, smontai da cavallo... mi parve che non un suono ci fosse intorno a me, mi parve di esser tornata in quel sogno: tutto ciò che udivo era il martellare del mio cuore.
Tenendo con una mano le briglie di Matys, stringendole convulsamente, iniziai ad avanzare lentamente verso la chiesa... ad ogni passo l’erba sembrava scricchiolare sotto i miei piedi... il respiro mi si era fatto lento, gli occhi erano fissi sulla sagoma della piccola pieve... e intanto avanzavo sempre più.
__________________
** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
|