Pasuan restò colpito da quel bacio.
Come il naufrago che scorge la terra nell’orizzonte all’albeggiare.
Come il marinaio che rivede la Croce del Sud dopo una tempesta, o come il viaggiatore che ritrova la Stella del Nord sul suo cammino.
Pasuan sentì il dolce sapore di lei sulle sue labbra.
Le sue labbra morbide e calde sembrarono ridestare lo spirito ed il corpo del cavaliere.
Pasuan allora impugnò con la mano destra l’elsa di quella spada.
Non avvertiva più il dolore al braccio sinistro.
Sentiva solo che doveva difendere Dafne ed il bambino.
Con un gesto tanto rapido, quanto preciso, colpì con un fendente il balordo, facendolo cadere pesantemente a terra.
Mentre l’arrivo di Cavaliere25 mise in fuga il terzo dei tre.
Pasuan lo seguì con lo sguardo fino a quando il marrano svanì nella campagna.
“Vigliacco…” disse fra sé.
“Stai bene, Dafne?” Chiese poi voltandosi verso di lei. “Hai avuto paura?”
Ma un attimo dopo avvertì di nuovo il dolore al braccio sinistro.
Un dolore insopportabile che lo fece accasciare al suolo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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