Pasuan cambiò espressione e divenne di colpo serio.
I suoi occhi assunsero i riflessi inquieti del crepuscolo.
E come il crepuscolo che man mano cedeva il posto alla sera, così il suo sguardo si addensava di ombre.
“No, non ho mai conosciuto tuo… quel cavaliere…” disse a Dafne “… so però che fu un grande cavaliere… e che è caduto da valoroso sul campo di battaglia…”
Proseguirono in silenzio per un pò, quando Pasuan si arrestò di colpo.
“Perché non la smetti di vivere nel passato? Ormai lui è morto! Capisci? E’ morto! E tu cosa vuoi fare? Piangerlo per sempre? Sei troppo giovane per sfiorire così, nel dolore e nella solitudine! No, non è giusto! Non lo è!”
La fissò per un lungo istante, nel quale avrebbe voluto parlarle di tutto il mondo.
Il suo mondo, i suoi desideri.
La fissò cercando in quegli occhi il luogo naturale in cui riconoscere i suoi sogni più belli.
“Se potessi, darei la mia vita per la sua! Vorrei essere morto io al suo posto! Ma non è possibile, capisci? Ma lui è morto! E non di meno mi sento morire anche io vedendo come stai gettando via la tua vita!”